Il cinema francese è vivissimo. Lo dimostrano la Palma d’Oro vinta da Julia Ducournau con “Titane” all’ultimo Festival di Cannes e un Leone d’Oro vinto da Audrey Diwan con “L’ evenement” alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia.
E Firenze non è da meno nel dedicare attenzione al cinema francese contemporaneo. Torna infatti dal 26 ottobre al 1° novembre France Odeon, che si svolgerà tra il cinema La Compagnia e l’Institut Français Firenze.
Essendo stata selezionata tra i blogger che racconteranno il festival (Lamentina alla riscossa, ne sono felice ed emozionata!) vi svelerò gli highlights del festival, gli appuntamenti imperdibili e i dietro le quinte di questa manifestazione. Con il mio stile, ovviamente: maglietta a righe, basco in testa e baguette sottobraccio, ça va sans dire.
Tra i principali ospiti del festival, Bérénice Bejo, Stacy Martin, Anaïs Demoustier, Nicole Garcia e Benjamin Voisin e…non dovrei dirlo ma è il mio preferito Grégory Montel, che avrete sicuramente visto in “Chiami il mio agente”, serie Netflix che ho adorato e divorato in pochissimo tempo (ce n’est pas de ma faute!).
I primi due giorni di festival
Ma andiamo con ordine. Le prime due giornate di festival si svolgeranno all’ Institut Français. Martedì 26 ottobre imperdibile appuntamento alle 18.30, dove Jean-Louis Livi (produttore di The Father), introdurrà la visione di Il Conformista di Bernardo Bertolucci, in versione restaurata, tratto dal romanzo di Moravia. Prenotate perché i posti sono limitati! Mercoledì 27 ottobre sempre alle 18.30 la proiezione del film Un carnet del bal (1937) di Julien Duvivier, presentato dal critico Marco Luceri.

Apertura e chiusura
Da giovedì 28 ottobre ci spostiamo in sala, alla Compagnia. L’opening è affidato a Illusions perdues di Xavier Giannoli, un film in costume tratto dai uno dei capolavori di Balzac con Benjamin Voisin, Cécile de France e Xavier Dolan, direttamente da Venezia 78. Mentre la chiusura, lunedì 1 novembre, sarà con Cette musique ne joue pour personne, commedia assurda e poetica, come la definisce il regista Samuel Benchetrit, che annovera nel cast anche Vanessa Paradis.

E nel mezzo?
Tra i film più attesi in programma avremo Chère Léa, di Jérôme Bonnell con Grégory Montel e Anaïs Demoustier (una storia che ruota intorno a una lettera scritta a mano, nei tempi in cui tutti comunichiamo tramite schermi pieni di email, sms, e chat, très romantique); Les amours d’Anaïs di Charline Bourgeois-Tacquet (racconta con leggerezza e humour una storia di passioni e seduzione con Valeria Bruni Tedeschi); L’homme de la cave, di Philippe Le Guay (che cerca di raccontare il difficile tema del negazionismo) con François Cluzet, Jérémie Renier e Bérénice Bejo, presente in sala; Mon Légionnaire, della regista Rachel Lang che sarà al festival (sulla condizione delle mogli dei soldati in Corsica con Camille Cottin e Louis Garrel); e ancora La fracture di Catherine Corsini (una frattura privata che apre lo scenario a quella sociale, tra polizia e gilet gialli). Sono molto curiosa infine di Les lendemains de veille di Loïc Paillard, una produzione low budget e indipendente dove un gruppo di amici, che hanno mancato il sogno di vivere in comune in una casa di campagna, si ritrovano alcuni anni dopo, proprio in quel luogo, convocati da un notaio per aprire il testamento di uno di loro prematuramente scomparso. Il programma è ricchissimo e potete consultarlo qui.








Come ha dichiarato il direttore artistico, Francesco Ranieri Martinotti: “Dopo due anni durante i quali i festival hanno funzionato a metà (mentre, nel frattempo, le produzioni raddoppiavano), France Odeon torna finalmente dal suo pubblico con un’edizione che può contare sulla piena capienza della sala – Abbiamo avuto un ampio ventaglio di scelta e crediamo di aver fatto una selezione particolarmente interessante. Come sempre cercheremo di presentare una varietà di storie, di generi e punti di vista espressi da autori di diverse generazioni. Dal “letterario” Illusions perdues rivisitato da Fieschi-Giannoli (sceneggiatore e regista), al noir dei sentimenti Amants, di Nicole Garcia, dal fresco, “giovanile” e indi Les lendemains de veille, di Loïc Paillard, al film di denuncia sul negazionismo L’homme de la cave di Philippe Le Guay, alle opere di autori/attori Amalric e Attal, a quelle al femminile delle registe Corsini, Lang, Bourgois-Tacquet fino all’epistolare Chère Léa, di Jérôme Bonnell e al documentario su Bonaparte, Les îles de Napoléon di Marie-France Brière, con una parte dedicata all’Isola d’Elba, realizzato nella ricorrenza dei duecento anni dalla morte del grande Corso”.
Lascio i riferimenti ufficiali del festival qui: France Odeon, Instagram e Facebook e per qualsiasi altra cosa ci vediamo in sala e bonne fête du cinéma!