Questa settimana non sono riuscita a selezionare gli eventi del weekend. È forse morto qualcuno? No. Ci sono rimasta male? Sì e no, non mi piace lasciare le cose a metà. Possiamo comunque passarci su? Direi di sì.
La sfida odierna dell’essere performanti a tutti i costi non mi appartiene, così come non mi appartiene la Fomo, il dover fare a tutti i costi delle cose, con la paura di essere tagliati fuori, di perdersi qualcosa. No, grazie. Bisogna prendersi le giuste pause.
A causa di impegni precedenti, cose che si accumulano pre-ferie, visite che hai prenotato perché poi vai in ferie e urgenze sul lavoro, insomma- questo articolo – non si è potuto scrivere da sé e quindi vi toccherà sentirmi le prossime settimane. Poi sarò in un posto dove per fortuna non c’è segnale e magari riesco a fare #digitaldetox. Chissà.
Vi lascio però con una top 10 del lamento estivo, che magari siete d’accordo con me e vi trovate a condividere i vostri sentimenti d’astio verso la società e lo capirete – finalmente – che la socialità è sopravvalutata. Gnè gnè gnè.
Un abbraccino-ino-ino.
1️⃣L’abbronzatura a strisce sui piedi causa sandali.
2️⃣Il caldo.
3️⃣Sudare.
4️⃣L’aria condizionata sparata a circolo polare artico in qualsivoglia negozio.
5️⃣Ammalarsi a causa dei punti 2, 3 e 4.
6️⃣Quelli che vanno in due in monopattino e si vede che porca troia non c’è verso, è illegale ed è rischioso.
7️⃣Quelli che sputano a terra.
8️⃣Quelli che tengono accesa l’aria fermi nel parcheggio magari ascoltando un vocale. Odio puro.
9️⃣I discorsi insulsi degli anziani ma anche dei meno anziani alle Poste Italiane.
🔟La velocità degli sportelli alle Poste Italiane. Ironic
🎁Bonus track: parcheggiare alle Cure (non mi comprerò mai una macchina. MAI. MAI. MAI)
Foto credits © Mike Nguyen.