Un’edizione punteggiata da commedie, film d’autore, film che mettono in primo piano le donne e le loro battaglie ma anche pellicole di formazione, un omaggio a Godard e titoli poco conosciuti della Nouvelle Vague. Sono 14 i titoli selezionati per la 14esima edizione di France Odeon, il festival di cinema francese, che torna a Firenze dal 28 ottobre al 1 novembre tra la sale del cinema la Compagnia e l’Istituto francese.
“Obiettivo del festival – così come quello di ogni manifestazione dal vivo – è quello riconquistare il pubblico rimasto impigrito sui divani di casa post-pandemia per invitarli a tornare a godere a pieno della magia del grande schermo” – ha affermato Francesco Ranieri Martinotti, direttore del Festival.
Apertura e chiusura
Ad inaugurarlo, venerdì 28 alle 18.45 sarà il film Maestro(s) di Bruno Chiche, interpretato da Yvan Attal e Pierre Arditi, in cui si narra il conflittuale passaggio di testimone tra due direttori d’orchestra, padre e figlio nella vita. Il festival ha deciso di dedicare la serata di apertura al M° Yuriy Kerpatenko, il direttore della Filarmonica di Kherson assassinato dalle forze di occupazione russe in Ucraina. A seguire (alle 21.30) vedremo Omar Sy, che conoscerete per il successo portatogli da Quasi amici ma anche dalla recente serie Lupin, nel ruolo drammatico da protagonista di Tirailleurs di Mathieu Vadepied. Siamo nel 1917 in Senegal e l’esercito francese cattura i giovani dai villaggi per arruolarli e mandarli a combattere la Grande Guerra. Bakary vorrebbe proteggere il figlio Thierno ma non riesce ad evitare l’arruolamento coatto. A chiudere la manifestazione c’è invece l’ultimo lavoro di François Ozon con Peter von Kant, presentato all’ultimo Festival di Berlino (ore 19.00), in cui Peter, regista di successo, vive con Karl, attendente tuttofare che lo adora e gli scusa ogni sopruso. Ma poi arriva il giovane e seducente Amir, scatta il colpo di fulmine con Peter e tutto cambia.




Tra le novità di questa edizione, la presentazione di Passion cinéma. Diretto da Francesco Ranieri Martinotti e prodotto da Enrico Castaldi (domenica 30, ore 19.00), il film raccoglie ventitré testimonianze dei principali amici del festival, italiani e francesi tra cui Monica Bellucci, Valeria Golino, Fanny Ardant, Louis Garrel che raccontano come il cinema dell’altro Paese abbia influito nel proprio percorso artistico.
Molti dei film di questa edizione hanno come protagoniste personaggi femminili potenti e attuali. Tre attrici in particolare ne sono l’incarnazione: Laure Calamy, che in Annie Colère di Blandine Lenoir interpreta l’operaia Annie, che nella provincia francese del 1974 decide di abortire, per poi diventare una militante dei MLAC, i Movimenti che si battono per l’approvazione della legge per la legalizzazione dell’aborto (29 ottobre, ore 16.30, alla presenza della regista); Marina Foïs è una battagliera guardia costiera ne L’année du requin dei fratelli Boukherma, versione francese dello Squalo di Spielberg (lunedì 31 ottobre, ore 20.30), e madre della protagonista in Stella est amoureuse di Sylvie Verheyde, che mette in scena i primi turbamenti della diciassettenne Stella, alle soglie dell’esame di maturità (domenica 30 ottobre, ore 21.15, alla presenza della regista); infine Noémie Lvovsky, che torna a France Odeon con La grande magie, una commedia musicale liberamente tratta da Eduardo De Filippo e interpretata da Dénis Podalydès e Sergi López (31 ottobre, ore 16.30, alla presenza della regista).


Non mancano le risate con la commedia Youssef Salem a du succès di Baya Kasmi in cui uno scrittore emergente, nato in una modesta famiglia di origini magrebine alla quale si è ispirato per scrivere il suo ultimo romanzo, si trova di fronte a un successo inaspettato e all’imbarazzo di far leggere ai parenti il suo romanzo autobiografico (30 ottobre, ore 16.30, alla presenza della regista e di Noémie Lvovsky).

Altri due ritorni al festival sono quelli di Emmanuel Mouret, che presenta il suo Chronique d’une liaison passagère dove una madre di famiglia e un uomo sposato diventano amanti, senza voler coinvolgere i sentimenti (29 ottobre, ore 20.30), mentre il duo Delépine e Kervern, autori della commedia En même temps, ci raccontano come, alla vigilia del voto per approvare la costruzione di un parco di divertimenti al posto di una foresta primaria, un sindaco di destra cerchi di corrompere il suo omologo ecologista (lunedì 31 ottobre, ore 22.25).

Sabato 29 vi consiglierei di segnare in agenda questo appuntamento: direttamente dal Festival di Cannes potrebbe esserci (o non esserci) Louis Garrel con il suo L’innocent, dove Abel è costretto a partecipare suo malgrado al matrimonio della madre con un detenuto. Inizialmente Abel non si fida, per poi ricredersi dopo la scarcerazione del patrigno, tanto da diventarne amico e complice (29 ottobre, ore 22.30). In cartellone anche Les Amandiers di Valeria Bruni Tedeschi (attrice che adoro ma ehy! ha il tono di voce più irritante della storia!) in cui la Tedeschi regista racconta della sua formazione artistica alla scuola di teatro di Patrice Chéreau (1 novembre, ore 16.30, alla presenza della sceneggiatrice Noémie Lvovsky).

Tra gli eventi collaterali del festival segnalo la presentazione del volume Un sorriso e un enigma, biografia di Michel Piccoli a firma di Marco Luceri. A dialogare con l’autore ci sarà il critico cinematografico Adriano Aprà (Institut français, sabato 29 ottobre, ore 17.30).
Enfin e sortout non poteva mancare l’omaggio a Jean-Luc Godard, recentemente scomparso, con Détective, uno dei suoi film meno conosciuti. A presentarlo Nathalie Baye, interprete insieme a Claude Brasseur, Jean-Pierre Léaud e Johnny Hallyday. Introduce il film il critico cinematografico Adriano Aprà (Institut français, sabato 29 ottobre, ore 10.30).
Lascio i riferimenti ufficiali del festival qui: France Odeon, Instagram e Facebook. Ci vediamo in sala e bonne fête du cinéma!