Per una persona che viene dal Sud come me – abituata a vedere le luminarie in circostanze di festa, di gente accalcata, di strade intrise di odore di torrone – è strano e meraviglioso ammirare un’opera chiaramente ispirata alla tradizione popolare dell’Italia meridionale, dialogare senza sforzo nel contesto rinascimentale circostante.
È infatti un cortocircuito estetico-visivo quello a cui assistiamo entrando nel cortile di Palazzo Strozzi quando ci imbattiamo nell’installazione di Marinella Senatore: We Rise by Lifting Others, nuovo progetto site-specific per il Cortile, inaugurato a dicembre e in mostra fino al 7 febbraio 2021.
Una riflessione sull’idea di comunità, vicinanza e relazione quella dell’artista, in un’epoca in cui il concetto di distanziamento sociale sta condizionando la vita quotidiana di tutte le persone. È infatti rassicurante constatare come un’opera possa di colpo “illuminare” le giornate – spesso grigie, talvolta buie ma soprattutto spente delle ultime settimane.



Con i suoi oltre dieci metri di altezza e costituita da centinaia di lucine colorate LED, We Rise by Lifting Others invade le proporzioni rinascimentali del palazzo coinvolgendo il visitatore in un’esperienza fra storia, cultura popolare e strutture sociali, da sempre elementi alla base della ricerca della Senatore. Prodotte in collaborazione con artigiani pugliesi, le luminarie sono caratteristiche della pratica dell’artista per il loro valore sociale: una struttura effimera che crea uno spazio di socializzazione.
Come si scorge dalle immagini, la componente testuale è sempre centrale nel lavoro di Marinella Senatore, che spesso impiega nelle sue opere slogan politici, frasi tratte da manifestazioni di piazza o citazioni di filosofi. La frase che titola il progetto, “We Rise by Lifting Others” (ci eleviamo sollevando gli altri), serve come diretto invito a creare nuova consapevolezza, motivazione ed emancipazione nella relazione con l’altro. Il cortile diviene un luogo di scambio, anche a distanza, con i suoi portoni aperti alla città: un punto di passaggio, sosta e meditazione, uno “spazio nello spazio” che invita a riconquistare il nostro senso di comunità e di relazione tra esseri umani, ma anche un luogo che genera forza, energia e narrazione.
“Immagino le mie opere come contenitori fluidi concepiti tenendo conto dello specifico ‘ambiente’ in cui si sviluppano e basati su una inclusione potenzialmente infinita degli elementi in gioco” dichiara Marinella Senatore. “L’arte è per me una piattaforma orizzontale su cui elementi diversi, ma di uguale valore, generano movimento energetico e quindi narrazione condivisa”.

Tra le numerose iniziative spicca un ciclo di conversazioni che mettono in dialogo l’artista Marinella Senatore e il curatore Arturo Galansino con personalità internazionali del mondo dell’arte, della cultura e della creatività contemporanea. Il primo appuntamento è previsto per oggi, 10 dicembre alle 18 con Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica delle collezioni donna Dior, con la quale Marinella Senatore aveva già collaborato la scorsa estate per la sfilata tra le strade di Lecce. I prossimi incontri saranno con la curatrice spagnola Chus Martínez, il collettivo russo Pussy Riot, e l’economista italiano Pier Luigi Sacco, visibili sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Palazzo Strozzi.
Info: l’installazione è visibile al pubblico gratuitamente nel Cortile di Palazzo Strozzi tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 20.00.
*Le immagini di copertina e nel testo sono foto courtesy Palazzo Strozzi © OKNO studio; l’immagine della sfilata è © Dior Cruise 2021.