22 artiste per Hi Woman! la mostra a Palazzo Pretorio di Prato

Un pigro orso ricoperto da piume di pulcino; lo scheletro bruciato di un ponte simbolo di connessione fra il divino e il reale; un video che mostra il rito di passaggio del kyūdō giapponese. Cos’hanno in comune queste opere? Sono tutti messaggi, piccole-grandi annunciazioni pop, che fanno parte di Hi Woman! La notizia del futuro, la mostra che fino al 27 febbraio propone le 22 artiste contemporanee internazionali in dialogo con la collezione permanente di Palazzo Pretorio, a Prato.

Come spiega il curatore Francesco Bonami: Questa mostra è la trasformazione Pop del saluto dell’angelo Gabriele a Maria proiettato nella contemporaneità e si guarda bene dal voler essere una mostra sulla donna, sul femminismo o politicamente corretta. Le vedute delle 22 artiste coinvolte sono tutte di natura diversa, la loro arte tutta coniugata in modi diversi e non necessariamente femminili. Essere artista è esattamente la condizione opposta a quella della Madonna. È una scelta, non un’imposizione. Non arriva un angelo che senza convenevoli dice “Hey tu, da domani sarai un artista.”

Calate in un contesto solenne come può essere quello di Palazzo Pretorio, da sempre custode di meravigliose annunciazioni (che vanno dalla metà del ‘300 a fine ‘800) le opere delle 22 artiste si intrecciano alle opere sacre, ricoprendo contemporaneamente il ruolo dell’angelo e della Vergine, portatrici e destinatarie di una rivoluzione astratta, simbolica ma allo stesso tempo profondamente concreta.

Al contrario della vergine Maria, che è stata messa con le spalle al muro (vedi l’uomo che impone la sua decisione senza possibilità di contraddittorio e la donna che viene beatificata con il dono della creazione ma privata della sua libertà di scelta) le opere d’arte in mostra dimostrano che però libertà e creazione possono convivere assieme alla libertà di scegliere chi essere e come espimersi nel mondo.

Ecco allora che attraverso la pittura, la scultura, il video e il suono le artiste ci annunciano in messaggi diversi, misteri lontani e realtà vicine, ognuna con un lavoro potente e significativo capace di sostenere il confronto con i maestri dell’antichità della collezione permanente del museo pratese, trovando a volte una sintonia, a volte creando cortocircuiti potenti e carichi di stimoli per il pubblico. 

Con questa mostra ancora una volta il Museo di Palazzo Pretorio si interroga sul tema del dialogo tra i molti contemporanei possibili, tra passato e presente” spiega Rita Iacopino, direttrice del Museo di Palazzo Pretorio.  

Nel percorso, che si snoda sui tre piani del palazzo, sarà possibile vedere le opere di: Huma Bhabha, Irma Blank, Koo Donghee,  Marlene Dumas,  Isa Genzken,  Jessie Homer French, Roni Horn,  Jutta Koether, Andrew LaMar Hopkins,  Maria Lassnig,  Babette Mangolte,  Lucy McKenzie,  Aleksandra Mir, Susan Philipsz, Paola Pivi, Maja Ruznic,  Jenny Saville,  Fiona Tan,  Genesis Tramaine, Andra Ursuta, Marianne Vitale, Lynette Yiadom-Boakye, ciascuna con una propria annunciazione da rivelare.

Info: visitabile fino al 27 febbraio 2022. Biglietto museo e mostra  8 € intero, 6 € ridotto. Tra le iniziative speciali per tutto il periodo della mostra il Museo di Palazzo Pretorio e il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci offriranno l’ingresso ridotto ad uno dei due musei, presentando il biglietto della prima mostra visitata. Sito: www.palazzopretorio.prato.it

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