Se pensiamo alla cucina giapponese, ci viene subito in mente il sushi. Bacchettata sulle dita: sbagliato!
La strada che conduce al Paese del Sol Levante non è lastricata solo di sashimi, nigiri e uromaki ma comprende una serie di piatti tradizionali da scoprire e approfondire in varie versioni. Firenze è piena di ristoranti che non fanno solo sushi. Questa selezione – lontana dalle formule all-you-can eat (che comunque non disdegno laddove c’è qualità) raccoglie varie tipologie di cucina giapponese. Partiamo!
Trattoria La Tana
A metà tra Porta al Prato e Santa Maria Novella troviamo Trattoria La Tana, una cucina casalinga tipica giapponese che offre solo piatti tradizionali della zona di Nagoya, in particolare di Aichi, città natale dello chef Tanaka. Ad accogliervi ci saranno lui (in cucina) e sua moglie Keiko (in sala), coppia nella vita e nel lavoro. A pranzo, per un pasto veloce si può optare per il menù fisso giapponese a 12€ (antipasto, riso bianco e zuppa di miso) ma non mancano i grandi classici come i ravioli gyoza. Tra le specialità si possono assaggiare il karaage (pollo fritto marinato in salsa di soia e zenzero), il Tebasaki (alette di pollo marinate) e i Kishimen, una versione piatta e sottile di noodles udon simili alle fettuccine. E tra i dolci, l’Uirō-Mochi, il tiramisù al tè macha e la cheese-cake al miso. Ulteriore dose di dolcezza con il budino di latte di soia con azuki e caramello di zucchero nero. Il tutto accompagnato da sake e birre tipiche della cultura nipponica. Info: via Palazzuolo 156R, tel. 055 0517127



BENTŌ fatti a MODO
Il bentō è l’equivalente della schiscetta italiana, un pasto equilibrato che di solito le persone preparano la mattina e portano a lavoro per mangiarlo in pausa pranzo oppure all’aperto, magari in un parco, o durante un viaggio in treno (eki ben). A Firenze la magia del bentō bar nasce da un’idea della libreria Todo Modo, come un’ originale soluzione di asporto in tempi di chiusure generali (vedi lockdown). BENTŌ fatti a MODO trovano una sede definitiva presso la Manifattura Tabacchi, dove li potrete trovare tutti i giorni. Tra i vapori e gli odori della mini-cucina c’è Hiroko, accompagnata da Giovanni. Le varianti sono infinite. C’è quello di carne Soboro, quello di pesce Onighiri, la variante nippo-toscana, quello vegetariano Mabò-tofu, ma per completezza vi rimando alla loro pagina, piena di bellissime illustrazioni). Info: libreria Todo Modo in via dei Fossi, 15/R; Bento Fatti a Modo alla Manifattura Tabacchi, via delle Cascine, 33.



Ie Ie da Toshi
A due passi dal Duomo, in zona S. Ambrogio troviamo un posticino intimo e autentico con circa 25 coperti. Siamo da IeIe da Toshi, nel regno di Toshifumi Mitsubiki. Dopo anni di esperienza alla trattoria Accadì ha aperto un locale che fa convivere senza litigi la tradizione giapponese con quella toscana. Tutto si traduce nel “Lampredotto don” la fusione tra kaisen e lampredotto. Oltre a questo ben riuscito esperimento, sul menù anche i classici sashimi (di salmone, tonno, orata o branzino), nigiri, futomaki. Super consigliata da me è la frittata di Osaka, a base di uova, farina, cavolo cappuccio e carne, pesce o verdure, condita con salsine e maionese. Riguardo al locale, l’ambiente è talmente casalingo che ci si apparecchia da soli. Info: Borgo Pinti 25/R – tel. 338 765 3069. Foto di Matteo Rovella per 2Night Firenze.




KAWAII
Ogni volta che vado da Kawaii ho l’impressione di non essere a Firenze ma piuttosto a Parigi, Londra, New York. Kawaai è minuscolo locale dove poke e bao bun la fanno da padroni. Indiscussi aggiungerei. Kawaii (可愛い) che in giapponese significa ‘carino, grazioso’, offre una cucina che mescola il pokè, il ‘pesce tagliato a cubetti’ hawaiiano rivisitandolo a base di piatti nipponici come il chirashi o il donburi, le classiche ciotole di riso bianco con pesce crudo a filetti. Oltre alle fresche bowls di pesce crudo o marinato troverete anche le versioni rivisitate di due grandi classici resi famosi dallo storico Momoyama, di cui Kawaii è figlio: il Rock Shrimp Poke con gamberi bolliti accompagnati dalla maionese Rock leggermente piccante e il Ceviche Poke con pesce crudo marinato e frutta esotica. La mia criptonite sono decisamente i loro bao bun, morbidissimi panini cotti al vapore ripieni di pesce o carne. Dal classico Pork Belly Bao, ripieno di pancetta di maiale cotta a bassa temperatura, al Bang Bang Bao con pollo sfilacciato fino allo Spicy Tuna con tonno piccante. Mi manca da assaggiare il Nutella Bao Bun (vi farò sapere!). Accompagnano i piatti una vasta scelta di saké, birre giapponesi e cocktail. Alcuni grandi classici rivisitati in chiave giapponese: per esempio il Momo Spritz, Wa-Sour (delizioso sour al wasabi), Sake Negroni e Tokyo Mule. Info: Borgo S. Frediano, 8/R, Tel. 055 281400.





Cuore Firenze
Sapete cos’è l’omotenashi? È la cultura dell’ospitalità nipponica, che significa donare il cuore, cercare di offrire il miglior servizio al cliente, mantenendo la massima cura nei dettagli, quasi fino ad anticiparne le esigenze e a superarne le aspettative.Ne hanno fatto un mantra da Il Cuore, il ristorante giapponese in Oltrarno, nato dall’idea dello chef di Tokyo Minato Takayama. L’ accoglienza è in kimono, e sempre in abiti tradizionali lo staff accompagna i commensali durante tutto il percorso gastronomico. Nel viaggio verso i sapori della cucina tipica giapponese, troviamo una selezione di pochi piatti ma molto curati, tra cui: il maiale cotto in agrodolce o il misto di tempura; le classiche zuppe di miso; la loro insalata “il cuore”, misto di verdure e pesce crudo con dressing tradizionale giapponese; ma anche una selezione di sushi e sashimi. Tra i dolci un gelato di tè verde matcha. Si può anche optare per il menù degustazione, che come suggerisce la filosofia Kaiseki (con tante piccole portate) permette di scoprire i dettagli con lentezza, senza fretta di conoscere il finale. Il ristorante è anche saketeca dove si possono sorseggiare sakè mentre si assaggiano i piatti della tradizione giapponese. Info: via Romana 123,r – Tel. 055 220156.




EN cucina casalinga giapponese
Immaginate di essere in una trattoria ma invece della bistecca alla fiorentina si può assaggiare la cotoletta Tonkatsu (di maiale, impanata e fritta) invece dei crostini con i fegatini ci sono gli okonomiyaki e al posto della ribollita un bel gyūdon. Non vi siete sbagliati, siamo da EN in piazza Ghiberti, nel quartiere di S. Ambrogio, dove le premesse sono quelle di offrire una cucina casalinga giapponese. 20 coperti, 15 ricette, 12 sake tra cui scegliere e un’ accoglienza 100% Izakaya! Info: piazza Ghiberti, 26 – Tel. 392 363 8449. Foto di Matteo Rovella per 2Night Firenze.






Hibiki-àn, trattoria giapponese
Sempre a due passi dal centro ma più defilata, in piazza Donatello, troviamo Hibiki-àn, altra trattoria tipica giapponese gestita anche in questo caso da due coniugi: Taka e Kiyoe Kono che, una volta rilevato il negozio di alimentari decidono di proporre una cucina giapponese abbinata a pasti italiani (a pranzo) e con preparazioni unicamente giapponesi la sera. Il locale si presenta con un’impostazione del passato, all’ingresso il banco frigo della gastronomia e avanzando, in quello che era il retrobottega, c’è la sala per sedersi e consumare. Dalla mia esperienza, davvero imperdibili sono le Takoyaki (polpette dorate di polpo guarnite con salsa hibiki, maionese, alga nori e fiocchi di katsuobuski) e il Ramen hibiki, il ramen della casa, calduccio e abbondante. Info: piazzale Donatello 4r, tel 055243761, chiuso la domenica.




Banki Ramen
Durante il giorno è uno dei bar storici più famosi e conosciuti di Firenze, il Bar Galli, ma appena inizia il turno della cena si trasforma nel ritrovo perfetto per i veri amanti della cultura nipponica e della loro cucina. Banki Ramen è un punto di riferimento dal 2004, da quando alla passione delle famiglie Antoni, Selciarini e Boncompagni si è unita l’intraprendenza di tre giovani ragazzi giapponesi. Se andate lì dovete chiaramente ordinare il Ramen, spaghetti all’uovo serviti con brodo di carne, piatto classico della cucina popolare giapponese. Ci sono un sacco di varianti, dallo Shoyu Ramen, a base di salsa di soia dal sapore leggero e delizioso al noodle in brodo Tsuke-Men. Caratteristica estremamente particolare della ricetta, il netto contrasto tra il sapore freddo dei noodle ed il calore della zuppa con la quale vengono serviti. E quando le temperature salgono? Ci sono le varianti più fresche ovvero il “ramen estivo” e il “ramen estivo gomamiso”, per dei piatti sostanziosi ma, allo stesso tempo rinfrescanti. Come a New York, non si prenota ma ci si mette fuori e si fa la fila. Info: via dei Banchi, 14R, tel. 055 213776 – info@bankiramen.it


Koto Ramen
Unire due culture in una ciotola. È il motto di Koto Ramen, l’avventura di 4 quattro ragazzi, dalle competenze più varie e provenienti da posti diversi, iniziata nel 2016 con il primo Ramen Bar a Firenze (in via Verdi, 42r) dove servono ramen tradizionale giapponese e una selezione di tapas che cambia stagionalmente. Da lì, un successo dopo l’altro: il raddoppio nel 2017 a Prato con Koto Lab, poi anche l’apertura del corner allo Student Hotel (viale Spartaco Lavagnini, 70) e anche un punto poké in zona Campo di Marte. Oltre a tantissime tipologie di ramen, gustosissime anche le tapas! Info: Koto Ramen è in via Verdi, 42; mentre Poké by Koto è in via del Pratellino, 60.





Amo Bento
Se siete dalle parti di via Cavour e vi va una pausa in stile asian fusion potete fermarvi da Amo Bento e concedervi un pranzo/cena gustoso ma senza troppe pretese. Può essere un’idea se dovete fare una cena prima o dopo il cinema (c’è La Compagnia proprio di fronte). Le specialità sono i bento in tante varianti (pollo fritto, maiale fritto, anguilla giapponese, tempura di gamberetti, pollo alla griglia, pollo al curry) ma si può scegliere anche tra sushi burrito, poké, bubble tea e chi più ne ha più ne metta. Location modesta, prezzi onesti. Info: via Cavour 23/r.



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